I VIAGGI DI ISTRUZIONE DEVONO ESSERE ECONOMICAMENTE SOSTENIBILI PER TUTTI
I viaggi e le visite di istruzione delle istituzioni scolastiche, dopo l’avvento dell’autonomia scolastica, sono affidate al potere decisionale delle singole scuole. L'intera gestione delle visite guidate e dei viaggi d'istruzione o connessi ad attività sportive in Italia e all'estero rientra quindi nella completa autonomia decisionale e nella responsabilità degli organi di autogoverno delle istituzioni scolastiche. Non deve essere richiesta alcuna autorizzazione per l'effettuazione delle iniziative in questione – salva la necessaria informazione agli uffici territoriali, ai fini dell'esercizio del potere di vigilanza.
La scuola determina, pertanto, autonomamente il periodo più opportuno di realizzazione dell'iniziativa in modo che sia compatibile con l'attività didattica, nonché il numero di allievi partecipanti, le destinazioni e la durata. Le iniziative in argomento possono essere, in linea di massima, ricondotte alle seguenti tipologie: viaggi d'integrazione della preparazione d'indirizzo; viaggi e visite d'integrazione culturale; viaggi e visite nei parchi e nelle riserve naturali; viaggi connessi ad attività sportive, con valenza formativa, anche sotto il profilo dell'educazione alla salute.
Tutte le iniziative devono essere inquadrate nella programmazione didattica della scuola ed essere coerenti con gli obiettivi didattici e formativi propri di ciascun settore scolastico, in attuazione delle finalità istituzionali, volte alla promozione personale e culturale degli allievi ed alla loro piena integrazione scolastica e sociale. E' opportuno che le iniziative degli istituti di istruzione secondaria superiore siano programmate consultando anche il comitato studentesco.
Per gli insegnanti l'incarico di accompagnatore costituisce modalità particolare di prestazione di servizio. Dopo la soppressione delle indennità di missione per tali servizi, da qualche anno ai docenti che accompagnino gli alunni in viaggi o visite di istruzione viene riconosciuto esclusivamente il rimborso delle spese sostenute per l'alloggio, i pasti e i mezzi di trasporto, senza alcuna indennità supplementare.
In attuazione di disposizioni comunitarie è stata introdotta una normativa in materia di pacchetti turistici ai quali le scuole possono accedere, finalizzata ad inserire elementi di chiarezza e trasparenza nel rapporto tra agenzie di viaggio e scuole utenti. A quest’ultimo proposito, la scelta dell'agenzia di viaggio da parte degli istituti d’istruzione deve avvenire attraverso una procedura particolare che prevede, tra l'altro, la valutazione comparativa di almeno tre offerte provenienti da diversi operatori. Per sostenere le scuole in questo contesto, è stato ideato, tra l’altro, uno specifico marchio di qualità corrispondente a parametri minimi, e progettata una banca dati on line per favorire l’incontro più consapevole fra domanda ed offerta.
Secondo le istruzioni impartite dal Ministero, le iniziative di viaggio dovrebbero essere economicamente sostenibili dalle scuole e dalle famiglie e, sotto il profilo della sicurezza, presentare sufficienti elementi di garanzia. In relazione a quest’aspetto, per l’eventualità che possano verificarsi situazioni di rischio, legate ad eccezionali eventi naturali o ambientali, in Paesi europei ed extraeuropei, da qualche anno viene riservata particolare attenzione alla programmazione di visite guidate e viaggi di istruzione all’estero rivolti agli studenti. In questa ottica il Dipartimento della Protezione Civile ha invitato le istituzioni scolastiche, in caso di viaggi all’estero a registrare obbligatoriamente gli studenti presso il sito del Ministero degli Affari Esteri, nell’apposito spazio denominato “Dove siamo nel mondo”. Tale adempimento dovrebbe consentire, in caso di situazioni di grave emergenza, di pianificare con rapidità e precisione eventuali interventi di soccorso.
Ugualmente, il Ministero ha richiamato l’attenzione degli Organi Collegiali, nel deliberare i viaggi di istruzione, sulle tipologie di attività connesse a tali iniziative, per prevenire il verificarsi di infortuni nel corso del loro svolgimento. Molte attività collegate ai viaggi d’istruzione, infatti, possono rappresentare un rischio per l’incolumità degli studenti, come quelle connesse agli sport invernali. In questi i Dirigenti Scolastici vengono invitati a voler disporre un’attenta valutazione, da parte dei docenti, della capacità/abilità tecnica degli studenti coinvolti nell’attività, e dei rischi connessi. Si ricorda che la responsabilità per colpa in vigilando degli insegnanti – e per essi dell’amministrazione dell’istruzione – è quantomai operativa durante i viaggi e le visite. Ecco perché tutti i partecipanti a viaggi debbono essere garantiti da polizza assicurativa contro gli infortuni, a copertura altresì della responsabilità civile per eventuali danni a terzi. Per quanto concerne gli alunni, la quota di partecipazione è comprensiva anche degli oneri dovuti per spese di assicurazione. Per quanto concerne i docenti accompagnatori (nonché i capi di istituto) grava sul capitolo delle attività integrative e parascolastiche.
Pubblicato su “il Sole 24 Ore Scuola” n. 22 del 23 dicembre 2011 – 12 Gennaio 2012
si ricorda che: Ogni istituto determina autonomamente la meta, e il periodo più opportuno per la realizzazione di visite e viaggi, in ragione dell'attività didattica, del numero di allievi partecipanti, della destinazione e della durata – fermo, di norma, il divieto di effettuare viaggi di durata superiore a sei giorni, e nell'ultimo mese delle lezioni, durante il quale l'attività didattica è indirizzata al completamento dei programmi di studio, in vista della conclusione delle lezioni.